Le onde d'urto nella terapia della disfunzione erettile

La Disfunzione Erettile (DE) colpisce fino a un uomo su cinque, e probabilmente, visto l’invecchiamento della popolazione e l’aumento delle comorbidità che la favoriscono (diabete, ipertensione, obesità ecc.) è destinata ad essere più diffusa. Tutti ormai conoscono la famosa “pillola blu” che dalla fine degli anni ’80 ha rivoluzionato il trattamento di questa condizione. Il sildenafil (questo è il suo nome farmaceutico) è stato il capostipite di una serie di molecole molto attive con minimi effetti collaterali (vardenafil, tadalafil, avanafil), ma che purtroppo non sono efficaci in tutti i casi di DE. Per la minoranza di pazienti che ha un deficit di testosterone si possono usare preparati iniettivi o in gel molto pratici, che però richiedono un costante controllo medico   non essendo privi di effetti collaterali. Nelle situazioni più difficili sono disponibili da tempo farmaci intrauretrali e iniezioni intracavernose, o nel peggiore dei casi l’impianto di protesi peniene, rimedi che però sono spesso poco pratici, o gravati da effetti collaterali o  severe complicazioni post-operatorie.Pertanto la disponibilità da qualche anno di una modalità di terapia completamente nuova è stata più che benvenuta.

Le onde d’urto (Shock Wave Therapy in inglese – SWT) erano già utilizzate in altri campi, come ad esempio nei disordini muscolo-scheletrici o nel trattamento delle ferite difficili, e successivamente ne è stato proposto l’uso nella DE.

In pratica sono una specie di onde acustiche che trasportano energia, e che somministrate a “raffica” in modo mirato su un tessuto sono in grado di innescare fenomeni autoriparativi all’interno dell’area colpita. Nel caso della DE la SWT può rigenerare la microvascolatura dei corpi cavernosi e migliorare l’emodinamica peniena. Numerosi studi effettuati negli ultimi dieci anni hanno confermato l’efficacia del trattamento, soprattutto nelle DE di origine vascolare, mentre i risultati sono più scarsi nelle DE di origine neurogena. Il ciclo medio di trattamento dura circa 6 settimane, ripetibili. I risultati nei pazienti responsivi sono evidenti già al termine del primo mese di terapia, e si mantengono per almeno tre mesi (per un approndimento da “specialista” consiglio la lettura di “Low-intensity Extracorporeal ShockWave Therapy for Erectile Dysfunction: A Systematic Review and Meta-analysis” di Libo Man, Urology, 119, 2018).

Gli effetti collaterali sono minimi (principalmente dolore nell’area di somministrazione delle onde d’urto), e di breve durata, purché la procedura sia effettuata da personale esperto con le apparecchiature di ultima generazione.

L’importante è che il trattamento sia preceduto da una diagnosi accurata, in quanto la SWT funziona come si è detto nelle DE vascolari, mentre è di scarsa efficacia in altre forme organiche o di altra origine

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